Tira le somme Valerio Varignana, uno degli organizzatori della rassegna musical-teatrale «I suoni degli angeli», che si è conclusa pochi giorni fa con un applauditissimo concerto di arpe e che ha attirato persone anche da fuori provincia. «E’ andata benissimo – dice soddisfatto Varignana -, tanto che sono arrivati più di 2.500 spettatori, molti dei quali anche da Bologna, Ravenna e Modena. Grazie alle offerte libere raccolte durante le serate abbiamo potuto finanziare numerose iniziative a cui teniamo molto». Con i fondi raccolti, anche grazie alla solidarietà messa in campo da altre associazioni, Il Giardino degli Angeli Onlus ha potuto continuare a sostenere i progetti di sempre e, quest’anno, anche a contribuire a regalare una vacanza al mare ai ragazzi di «Ali Blu», il centro diurno per disabili operativo nel complesso Scardovi, in via Mazzini a Castel San Pietro.
La rassegna si è svolta fra giugno e fine agosto, nell’ambientazione speciale del Giardino degli Angeli, da cui prende il nome l’associazione: un grande cuore verde che ha ricevuto anche dei prestigiosi riconoscimenti, che i volontari coordinati da Varignana hanno realizzato per ricordare i bambini che non hanno avuto la possibilità di diventare adulti. L’associazione si impegna tutto l’anno, oltre che nella cura del giardino, anche nell’assistenza delle famiglie e della ricerca medica per combattere le malattie pediatriche rare, in particolare quelle metaboliche congenite.
«Desidero ringraziare tutti gli sponsor della rassegna, fra cui Confartigianato e Dal Fiume Group, e – continua Varignana – tutte quelle realtà locali che ogni anno ci consentono di accumulare le somme necessarie a sviluppare i nostri progetti. Ringrazio in particolare la società ciclistica Sillaro, che da diversi anni organizza un raduno cicloturistico per noi, e l’Avis, che ci aiuta con la tombola giocata nel Settembre castellano. Poi il Gs pallacanestro di Castel San Pietro e New flying balls di Ozzano, che raccolgono fondi con le partite di basket. Infine le bocciofile di Osteria Grande e Castel San Pietro, la Sos Graphics, Rizomedia, il forno La bottega e il ristorante La Buca Nera che, in occasione della Sagra della braciola, devolve alla nostra associazione parte degli introiti del loro stand gastronomico».
Ora si pensa a una seconda edizione, conclude Varignana: «Organizzare questa rassegna è stato difficilissimo, soprattutto per persone come noi che non fanno questo di mestiere. Ora che è finita, però, posso dire che ne è valsa abbondantemente la pena. Quindi, per il prossimo anno, ci mettiamo già da adesso tutto l’entusiasmo e la passione». Intanto al Giardino degli Angeli la musica continua domenica 18 settembre, alle ore 16, con il coro Casual Gospel in «Concerto per un’amica», sotto la direzione di Silvia Gisani. In caso di maltempo il concerto si terrà nel salone di Santa Clelia.
Varignana come sono stati destinati i fondi che avete raccolto?
«Come associazione di volontariato abbiamo vari progetti in essere, che finanziamo regolarmente: anche quest’anno abbiamo contribuito alla realizzazione dell’edizione 2011 della Summer school, iniziativa rivolta ai bambini autistici che si è tenuta a luglio qui a Castel San Pietro Terme. Poi continuiamo ad aiutare una famiglia che ha un figlio con problemi di salute, sostenendola negli aspetti più pratici. Inoltre, co-finanziamo insieme ad una associazione di Firenze la presenza di una dietista all’ospedale Meyer (sempre di Firenze – Ndr), centro di riferimento per le malattie metaboliche a cui siamo particolarmente legati. Una parte degli introiti serve infine per la manutenzione del giardino. Abbiamo poi dei sogni nel cassetto, la cui realizzazione dipende però dalla raccolta di cifre molto importanti: uno è finanziare una borsa di studio per medici metabolici. Qui il lavoro da fare è tanto, perché si parla di circa 25/30.000 euro. L’altro sogno è organizzare un convegno nazionale qui a Castel San Pietro sempre sul tema delle malattie metaboliche, invitando i maggiori luminari del settore. Per sviluppare la ricerca, infatti, è veramente molto importante che i medici parlino e si confrontino tra loro».
Qual è stata la serata più emozionante?
«Tutte sono state emozionanti allo stesso modo. Chi le ha viste tutte e cinque mi ha detto che ognuna, nel suo genere, è stata di ottima qualità e con una carica emozionale molto alta. La serata in cui è venuto Alberto Fortis è stata quella che ovviamente ha richiamato più gente ma anche le altre quattro hanno conosciuto un afflusso inaspettato. In particolare quella con le arpe, che secondo me è stata la più suggestiva».