Il giardino degli angeli è forse il primo esempio di realizzazione a verde dove l’aspetto più importante sono i sentimenti; la scelta e la collocazione delle piante è venuta in secondo piano.
Non si tratta di un orto botanico e nemmeno di un parco a pagamento chiuso e protetto: è un giardino pubblico e di questo si è dovuto tenere conto, facendo scelte adatte a questa tipologia di verde, evitando piante troppo delicate o eccessivamente bisognose di manutenzione.
Il visitatore potrà comunque vedere, racchiuse in poco spazio, piacevoli ambientazioni realizzate utilizzando essenze abbastanza comuni, in taluni casi anche di limitato valore commerciale o addirittura scarti di vivaio.
Forse, in certe circostanze, si è comunque andati oltre gli standard qualitativi che caratterizzano tanti giardini pubblici italiani, ma si è voluto scommettere sulla tenacia dei volontari e sulla sensibilità e civiltà dei visitatori.
Sarà possibile ammirare splendide fioriture di bulbose o rizomatose come gli iris, gli hemerocallis, i crocus, i tulipani o i narcisi. Non sono da meno le camelie, le spiraee, i phyladelphus,i ceanothus, i cistus, le gaure, le buddleie, le thulbaghie, e i tanti tipi di rose. E che dire del prato naturale della collina degli ulivi?
Si potranno sentire i profumi degli osmanthus, dei viburni, degli helicrisum, di diverse piante aromatiche,o del calicanthus.
Nella campagna sarà possibile osservare, a pochi metri dal centro, la crescita di colture agrarie, nel rispetto delle rotazioni e dei cicli naturali di coltivazione.
Piante acquatiche, ortaggi, alberi da frutto e ornamentali, piante erbacee perenni e annuali, arbusti di vario genere, completano una dotazione botanica piuttosto variegata (destinata ad aumentare nel tempo), che permette di osservare un buon numero di specie in uno spazio abbastanza ristretto.
Oltre agli aspetti botanici, ci sono diverse curiosità e alcune confermano la profondità dei sentimenti che sono alla base di questo luogo :
l’ambientazione della montagna è ispirata all’ultimo trekking e all’ultima vacanza di Sara presso i Lorenz, i nostri amici del residence Ciarnadoi a Vigo in Val di Fassa: il sentiero con la ferrata del “passo delle scalette” , il rifugio Antermoia , l’omonimo lago immerso in uno splendido paesaggio lunare, la forma del grande sasso ricorda molto quella della cima del Catinaccio, elemento dominante del giro.